Carmelo Baglivo «Immaginare Roma è il mio modo di pensare l’architettura»

Sono diventato un architetto per volontà di mio padre. Da ragazzo amavo il disegno e avrei sicuramente intrapreso strade che mi avrebbero portato all’arte o all’illustrazione.
Continuar leyendo «Carmelo Baglivo «Immaginare Roma è il mio modo di pensare l’architettura»»

Beniamino Servino «Derivo da questa cultura e da qui parto».

paisaje

Io sono un uomo di questa terra [la Campania, l’entroterra vesuviano, la campania felix –la piana tra Napoli e Caserta-]. Un uomo, prima che un architetto. Ne assumo [di questa terra] – anche in maniera inconsapevole- i modi, i costumi, i tic. Derivo da questa cultura e da qui parto.
Il mio repertorio mnemonico che diventa repertorio espressivo si costruisce selezionando frammenti noti [familiari, amati]. Divento un rapsodo. Porto a altri i racconti che ascolto.
Sono nato a San Giuseppe Vesuviano. Ai piedi del Vesuvio. On the dark side of the volcano. La terra che non conosce il mare e forse non sente nemmeno l’odore. Eppure è lì a pochi chilometri.
Vivo nell’entroterra. Laddove le cose non sono teatrali ma crude.
Io mi nutro quotidianamente di questa terra. Fertile e tossica. Scelgo le cose che mi sono più affini e le trasporto altrove attraverso di me. Sono un trasportatore.
Mi porto dietro anche le cose che detesto. La lingua e il linguaggio sono sempre sovrapponibili. La inflessione la riconosci anche quando dici cose sublimi. E questo rende le cose vere.
Tutto ciò che IO posso usare è a me contemporaneo. Il tangibile è sincronico. L’antico non esiste.
Il tempo le persone e le cose sono schiacciati insieme nel presente.

Continuar leyendo «Beniamino Servino «Derivo da questa cultura e da qui parto».»